venerdì 10 gennaio 2014

La molla del divenire è la virtù dell'opposizione dei contrari.

La molla del divenire è la virtù dell'opposizione dei contrari, lo era, lo è e lo sarà anche in futuro, un concetto potentissimo. 
E' il concetto Madre e Padre dell’intero cosmo. 
Lo riconosco ed ora riesco ad esserne amico con consapevolezza. 
Ho pensato di essere fuori di testa perché riconoscevo un concetto ontologico, di cui non ne capivo la natura ma riconoscevo una importanza che mi ha addirittura portato a seguire una direzione. 

Quante volte ci siamo chiesti quale fosse lo scopo della vita? e più precisamente quale fosse lo scopo della nostra stessa vita? 

E’ il DIVENIRE!!!...trasformarsi per evolvere le nostre coscienze è nella nostra natura. 

Affrontare le nostre esperienze è il primo passo da compiere. 
Le nostre esperienze sono dolci o salate, lo saranno sempre. 
Riconoscerlo significa essere portati ad affrontare le situazioni con una determinazione tale da fortificarci e da formarci per una nuova esperienza, anche più difficile. 
E’ bene però divenire per il bene della nostra vita e di quella altrui perché noi siamo l’ambiente e nell’ambiente ci siamo noi, questa è una definizione che fa intendere un opposizione dei fattori, un dualismo.

“Due ma non due, non due ma due.”

 Quando questo non succede, e rimaniamo stagnati senza attuare un moto dinamico, il nostro “io” si appassisce. 
Già Eraclito, filosofo del 500 a.c. ne comprese l’importanza del conflitto che esiste. 
Si parte dal conflitto che esiste tra due opposti perchè è la molla dello sviluppo, condizione stessa della vita come concezione dialettica della realtà.
 (Cercherò di essere più chiaro con quest’argomento, perché utile ad un metodo di visione artistica.)

.Muscio.

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