giovedì 2 gennaio 2014

L' arte come significato, non solo come bellezza.

Mi è capitato spesso di notare che ce n’è di gente che paga il biglietto per delle mostre d'arte e di passare da un'opera all'altra con molta nonchalance e di non soffermarsi per più di 3 secondi ad ammirarle veramente per quello che sono. 
Oppure sentir dire che un'opera è bella solo perché piace il colore e le sue forme o perché si intonerebbe bene con le tende di casa e con la tinta dei muri …@_@’…non c'è niente di male a dare un giudizio superficiale, chi sono io a dire che è giusto o sbagliato.
In fin dei conti quando ci si trova in un contesto come quello delle piccole gallerie, dove spesso gli artisti che espongono sono poco conosciuti, si analizza l’arte partendo da un piano quasi istintivo e non con un metodo filologico adeguato; come anche nei confronti delle opere dei grandi artisti contenuti nei grandi musei dove l’analisi dell’opera viene fatta non partendo dal significato intrinseco che l’ accompagna, in quanto chiamata “opera d’arte”, proprio per quel motivo, ma perché accompagnata dal “nome” dell’artista, magari senza sapere quale fosse la sua poetica a riguardo… questo si che è triste L.
C’è anche la variabilità della persona che nella sua esperienza teorico/culturale può avere più o meno delle forti lacune o una mancanza di preparazione nel saper leggere ed interpretare un’opera…comunque lo ammetto, non è poi così semplice farlo.

C’è qualcosa che mi lascia perplesso in tutto questo, forse si riesce a cogliere solo il bello estetico e manca un qualcosa a noi tutti, un “interesse” che ci porti a guardare oltre, per non cadere nel vago e nel genericismo.

Come dice il simpatico brutto anatroccolo "non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace", di ragione ne aveva da vendere e lo penso anch’io, facendo un esempio banale, chi si fidanzerebbe mai con una bellissima/o ragazza/o che non ha niente da dire???(mio fratello sostiene che una ragazza così la sposerebbe subito, hahahahahaha :D) forse molti di noi lo farebbero, ma quanto durerebbe il rapporto, una settimana?!? un mese!?! -_-
E' proprio vero, la bellezza che attira è effimera, anche se, a volte, si ha l’impressione che la gente si appaga della sola bellezza estetica, perchè culturalmente plasmata………...poveri artisti incompresi.

Ho detto poveri artisti incompresi???

Ora non mi esimerei dal far cadere dal mio balcone, qualche vaso in testa di quegli artisti che invece di dare esempio di buona arte, puntano, ingannando se stessi a riproporre l'effetto percettivo della sola bellezza estetica.
L’artista intraprende il suo cammino per realizzare la propria opera e il proprio sentire. La propria ispirazione passa dall’ultimo lembo di pelle fino alla punta dell’ultima setola del pennello…che mirabile effetto tra una mente ed un braccio a sole decine di centimetri di distanza dalla tela...non sono mica kilometri a separare una idea dalla sua realizzazione. 
Ma è proprio così?

Rovesciando la medaglia, per quanto riguarda il discorso tra fruitore dell’arte e artefice, anche l’artista è un uomo, non dimentichiamolo mai, anche lui è una variabile che non possiamo sottovalutare, teniamolo sempre in conto, perché di uomini stiamo parlando, niente di più niente di meno. 
Tra chi “legge” e chi “scrive” l’arte non esiste differenza, è importante trasmettere e capire un concetto di base.
Poi possiamo anche giocarci con la fantasia senza limite alcuno.

Per dare il giusto peso e misura alla “vera bellezza” occorre legarla ad un significato, deve essere l'artista stesso a sostenerla e dargli forza, per dare e  prendere consistenza, in modo che rimanga impressa nello spirito, si dà servircene in ogni momento a beneficio del nostro essere o divenire.

Le opere artistiche, specialmente quelle sull'arte visiva, hanno il potere di rendere propri e più consapevoli le idee ed i concetti. 
I significati dell'opera mirano a realizzare il giusto equilibrio tra la logica e la fantasia, affinando sempre più la sensibilità e comprensione artistica di ogni fruitore e di conseguenza di un futuro artista.

.Muscio.

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